La vitamina D è un micronutriente fondamentale per il benessere del nostro organismo, il cui fabbisogno giornaliero può essere coperto in due principali modi.
La maggior parte della vitamina D di cui abbiamo bisogno, circa l’80-90%, viene prodotto dal nostro corpo attraverso l’esposizione diretta della cute alla luce solare. La restante parte, circa il 10-20%, viene assunta mediante l’alimentazione (1).
Nei periodi in cui è più difficile stare all’aperto, ad esempio nei mesi invernali, si dovrebbe prestare maggiore attenzione alla propria dieta per assicurarsi un apporto adeguato di questa vitamina.
Quanta Vitamina D dovremmo assumere attraverso l’alimentazione?
In accordo con quanto espresso dalla Società Italiana per la Nutrizione Umana (SINU), l’assunzione raccomandata di vitamina D per adolescenti e adulti è di 15 microgrammi al giorno, che aumentano a 20 al di sopra dei 75 anni (2). Non si riscontrano invece differenze basate sul sesso.
Il fabbisogno di vitamina D è espresso in colecalciferolo (vitamina D3: 1 microgrammo di colecalciferolo corrisponde a 40 unità internazionali di vitamina D).
Quali sono i principali cibi fonte di vitamina D?
Uno dei motivi per cui la dieta contribuisce solamente in parte limitata al corretto approvvigionamento di vitamina D è che questo nutriente è contenuto in quantità significative solamente in pochi alimenti, quasi tutti di origine animale (1).
Un alimento viene considerato ricco di vitamina D quando ne contiene almeno 1,5 microgrammi ogni 100 g.
Ma quali sono i principali alimenti contenenti vitamina D (3)?
Alimento | Contenuto di vitamina D (in microgrammi per 100 g) |
Anguilla | 22 |
Aringa | 12 |
Sardina | 11 |
Salmone | 8,4 |
Carne di vitello | 5 |
Margarina | 5 |
Tonno | 4,2 |
Avocado | 3,4 |
Funghi porcini | 3,1 |
Uova | 2,9 |
Come coprire il proprio fabbisogno di vitamina D con una dieta vegetariana/vegana?
Esistono pochi alimenti di origine vegetale ricchi di vitamina D, per cui per coloro che seguono una dieta di tipo vegetariano/vegano può essere più complesso coprire il fabbisogno giornaliero tramite l’alimentazione.
Oltre ad avocado e funghi (principalmente porcini, spugnole, gallinacci e champignon), una buona fonte di vitamina D è data dai licheni (sistemi simbiontici di alghe e funghi) (3).
- Paragrafo del Robert Koch-Institut (2019): “Risposte del Robert Koch Institute alle domande frequenti sulla vitamina D”, consultato il 5/11/2020
https://www.rki.de/SharedDocs/FAQ/Vitamin_D/Vitamin_D_FAQ-Liste.html - Società Italiana di Nutrizione Umana. Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana: VITAMINE.
https://sinu.it/2019/07/09/assunzione-raccomandata-per-la-popolazione-pri-e-assunzione-adeguata-ai/ - Banca svizzera dei dati nutrizionali (Swiss Food Comparison Database). Versione 6.1
https://naehrwertdaten.ch/en/